Spesso ci tornano alla memoria con nostalgia tutti quei giochi che noi giocavamo senza avere bisogno di niente e che i nostri bambini non conoscono o che, a volte, non vogliono giocare più... i caldi pomeriggi d'estate passati nei cortili a giocare a campana (alcuni lo chiamavano mondo), la nostalgia delle corse fatte per ce l’hai e ruba bandiera negli oratori, il brivido adrenalinico della “tana libera tutti” di nascondino...
I tempi sono cambiati e anche le città. Anche i bambini sono cambiati. Hanno meno occasioni per giocare all’aperto e stimoli diversi da quelli che avevamo noi. Grazie alla tecnologia, accedono a opportunità di conoscenza inimmaginabili rispetto a 25-30 anni fa, un lasso di tempo breve in cui però il mondo è mutato radicalmente.
Non sorprende, allora, che i giocattoli elettronici sono quelli che piacciono di più, quelli che meglio si integrano nell’atmosfera “digitale” in cui sono immersi i nostri bambini sin dalla nascita. Eppure, di fronte ai bambini e agli adolescenti che sono sempre più assorbiti dalla tecnologia, la maggior parte dei genitori sente l'esigenza di trovare delle valide alternative al gioco elettronico...
I bambini sono essere meravigliosi, non hanno bisogno di grandi cose per attingere al proprio mondo interiore fatto di entusiasmo, curiosità e fantasia. Fin dalla nascita, per i più piccoli il gioco è un modo per conoscere ciò che li circonda e allenarsi alla vita. La realizzazione di attività manuali, i cosiddetti “lavoretti”, i travasi e la stimolazione sensoriale attraverso il riciclo creativo dei materiali, sono occasioni preziose per coltivare l’intelligenza in tutte le sue varie forme e per comprendere quello che sta "fuori" dalla dimensione intima, per fare esperienza di se stessi e dell'ambiente. Quindi, quando parliamo di bambini molto piccoli, tutto ciò che può dare la possibilità di sperimentare direttamente le cose del mondo è super positivo. Meglio ancora se riusciamo a farlo all'aria aperta!
Ovviamente, noi genitori non possiamo sempre inventarci qualcosa di nuovo, e non sempre abbiamo il tempo, la possibilità e la voglia di "tirare in ballo" materiali di riciclo, colori, colla, forbici e cartoncini per intrattenere i nostri bambini. Anche quando acquistiamo un giocattolo, però, possiamo provare ad assicurare un ruolo attivo e creativo ai nostri figli.
Innanzitutto, dobbiamo pensare sempre alla loro fase evolutiva - al di là dell'età scritta sulla confezione - perché il gioco deve essere quello giusto al momento giusto per i nostri bambini. Come capirlo? Riusciamo a "visualizzare" nostro figlio che gioca con il giocattolo che abbiamo scelto per lui? Quali emozioni l’incontro fra i due sarà in grado di generare? Avrà l'opportunità di sperimentare e imparare nuove cose? Ogni genitore conosce il proprio bambino meglio di chiunque altro... non dobbiamo aver paura di seguire il nostro istinto!
Spesso, quando si acquista un giocattolo, ci si sofferma molto sul tema dei materiali. Prediligere il legno e altri materiali naturali è importante, ma alla fine si tratta di una scelta legata soprattutto all'educazione ambientale. La tanto demonizzata plastica, dobbiamo prenderne atto, fa parte della nostra vita. Molti oggetti, che sono fondamentali per noi e per la nostra vita quotidiana, sono prodotti in plastica. I bambini devono imparare a conoscerla come un qualsiasi altro materiale. Inoltre, ci sono dei bellissimi giocattoli educativi a pile che possono essere realizzati solo in plastica. Eliminare completamente questo materiale dal mondo dei bambini secondo noi ha senso fino a un certo punto. Meglio non abusarne, certamente, ma quello che conta è che il giocattolo sia sicuro per il bambino - sempre contrassegnato dal simbolo CE - e smaltito correttamente alla fine del suo ciclo di vita. Inoltre, ogni volta che un giocattolo ancora integro e ben conservato non è più utilizzato da nostro figlio, è importante fare in modo che possa essere donato ad altri bambini nella nostra cerchia sociale, oppure rimesso in "circolo" attraverso un negozio di giocattoli usati o una rete di solidarietà.
Consideriamo infine che, talvolta, per poter apprezzare l'attività del gioco, quello che richiedono i nostri bambini è semplicemente la nostra presenza, a prescindere dal giocattolo che hanno scelto in quel momento. Dobbiamo "esserci" per loro mentre giocano, per rassicurarli. Non è necessario quindi proporre continuamente giocattoli nuovi. In alcuni casi, un bambino piccolo che gioca vuole solo essere osservato dai genitori, oppure giocare insieme a loro. Il segreto, a volte, è tutto qui.