Darsi tempo, questo suggeriscono gli esperti. All’apparire delle due linee il cuore fa un balzo nel petto. Da lì in poi tutto cambia. Bisogna aspettare diverse settimane prima che la pancia incominci a crescere, ma una cosa è certa: a livello emotivo e psicologico, la gravidanza non è una passeggiata. Il periodo di adattamento alla nuova situazione non è uguale per tutte. E non è solo una questione legata ai cambiamenti fisici e agli sbalzi ormonali. Anche quando si è a lungo cercato un bebè, ci si trova all’improvviso proiettate in una progettualità a due, mamma-bimbo, totalmente diversa da come la si era immaginata. Durante i nove mesi di gestazione una donna scopre delle profondità in sé dove nessun altro è ammesso, neanche il partner, e dove si annidano emozioni positive e bellissime, ma anche tante insicurezze e paure. Un percorso non sempre facile da affrontare. In questo periodo ancora di più, con l'emergenza sanitaria in corso, che condiziona e limita tutte le nostre scelte.
A Milano sono disponibili molte attività per il benessere delle donne in gravidanza.
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Al momento viene tutto gestito a distanza. Dagli incontri con le ostetriche di preparazione al parto allo yoga al pilates... Tante sono anche le associazioni che supportano le donne in attesa a livello psicologico. Per via del Coronavirus, ora è tutto più complicato per una donna in attesa. Scoprire di aspettare un bambino adesso o trovarsi nel pieno della gestazione ci fa sentire estremamente esposte e vulnerabili. E' normale che il livello di ansia, man mano che si avvicina il parto, sia sempre più alto. Abbiamo paura del contagio, paura per il nostro bambino e per noi stesse. Paura di restare sole nel momento cruciale.
Poi il bimbo nasce e ci si trova, appunto, da sole in ospedale, proprio mentre ci sentiamo più indifese: quando il corpo ha bisogno di riacquistare energie e di ritornare ai livelli ormonali fisiologici. Dobbiamo farci forza e pensare che l'angoscia che proviamo è del tutto normale. Anche in questo caso, gli esperti ci dicono che non bisogna avere fretta di recuperare, né farsi condizionare da modelli esterni. Avremo tempo, una volta tornate a casa, di rientrare pian piano nella nostra comfort zone. E comunque ricordiamoci che sarà necessario trovare un equilibro nuovo, perché ora c'è una persona in più in famiglia...
Documentarsi sui libri può essere utile. Stiamo però sempre attente a non esagerare. Dopo aver valutato tutti i suggerimenti, solo noi possiamo sapere veramente cosa va bene per noi stesse e per il nostro bambino.
La stessa cosa vale per i consigli di genitori, parenti, amici, conoscenti. Tutti coloro che fanno parte della nostra cerchia sociale saranno pronti a inondarci di videochiamate con indicazioni su cosa fare e non fare. Ricordiamoci, però, che ogni maternità è unica. Meglio farsi guidare dal proprio istinto.
Questo non vuol dire non dare ascolto a chi ci vuole bene. Certe volte è addirittura consigliabile mettere da parte qualche nostro principio o convincimento, pur di beneficiare dell’aiuto “operativo” delle persone che possono starci vicino. Rifiutare ad esempio il supporto del partner, perché non fa le cose come le faremmo noi, è controproducente: nei primi tempi avremmo la sensazione di essere delle “supermamme” in grado di fare tutto da sole, in realtà lo sfinimento è dietro l’angolo.
Ci sono dei casi in cui gli altri possono senza dubbio venirci in aiuto. Ad esempio, se conserviamo in frigo il nostro latte, il papà potrà darlo al bimbo con il biberon mentre noi ci riposiamo. Questo non ci rende una mamma meno capace o meno presente, solo una mamma meno stanca. Dobbiamo anche imparare a conoscere il nostro bebè. A tutti gli effetti è una persona nuova per noi, con cui ci troviamo a convivere notte e giorno. A Milano ci sono molte iniziative, in questo periodo effettuate a distanza, come per esempio i corsi di massaggio neonatale, che coinvolgono mamma e bimbo insieme, e che lavorano proprio su questa relazione, attraverso il contatto fisico.
Se sei una neomamma e ogni tanto ti senti nervosa, prova a trovare dei momenti solo per te. Approfitta magari della disponibilità del papà e ritagliati, una o due volte a settimana, un paio d’ore per praticare delle attività rilassanti, per dedicarti al tuo benessere personale. Non sentirti in colpa, una mamma serena ha più possibilità di crescere un bimbo sereno. E, soprattutto, condividi con altre mamme i tuoi timori e i tuoi sentimenti. Ti aiuta ad essere più sicura e a sentirti meno sola. Anche per questo, ci sono associazioni che favoriscono l'incontro, per ora virtuale, fra neomamme e organizzano sessioni online per aiutare ad approfondire il rapporto mamma-bimbo.
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