Per un'uscita pomeridiana o serale in città, abbiamo preparato una lista dei film di animazione per bambini e ragazzi da vedere al cinema insieme a tutta la famiglia.
Vi proponiamo qui i film di animazione più visti da inizio 2025, tre pellicole che fanno parte di saghe molto amate dal grande pubblico, tutte incentrate su temi fondamentali come la crescita personale, l'influenza degli antenati, l'importanze delle scelte, la ricerca del proprio posto nel mondo.
Scegli il film che più ti piace e scopri il cinema di Milano o della provincia di Milano dove vederlo, i giorni e gli orari disponibili.
SONIC 3
Diretto da Jeff Fowler
Dopo i primi due film del 2020 e 2022, l'iconico riccio blu con poteri elettrocinetici protagonista dei video game creati da Sega, torna in un nuovo capitolo a lui dedicato, che vede ancora una volta Jeff Fowler alla regia e gli stessi attori, fra cui il grande Jim Carrey nel ruolo Robotnik, l'irriducibile villain della saga.
Trasporre i videogame sul grande e piccolo schermo non è sempre facile. La serie cinematografica di Sonic si può considerare un esperimento ben riuscito, per il successo ottenuto sia a livello di critica che di pubblico. Il riscontro dei film fra i fan di Sonic, bambini e ragazzi ma anche adulti, è stato tale da aver generato anche una serie tv parallela per lo streaming a fare da ponte tra il secondo ed il terzo capitolo, Echidna Knuckles, con il personaggio principale, Knuckles, prima nemico poi alleato del protagonista.
E ora che Sonic 3 è al cinema, il nucleo di personaggi del fortunato franchise continua a espandersi, con un nuovo arrivato nel Sonic Cinematic Universe: Shadow, una sorta di alter ego di Sonic che ha avuto un destino ben diverso dal protagonista, proprio per come è stato accolto ed "accudito" dagli umani. Sonic 3 esplora ancora più dei film precedenti il rapporto di Sonic con la sua famiglia: in un confronto tra Sonic e Shadow, si mette in discussione che cosa ne sarebbe stato di Sonic se non fosse stato cresciuto dai suoi genitori adottivi Tom e Maddie.
Sonic, Knuckles e Tails devono in questo terzo capitolo imparare a fare squadra mentre cercano di proteggere il Pianeta da Shadow, la nuova minaccia extraterrestre. L'improbabile alleanza che devono stringere stavolta è parecchio difficile da accettare!
Sonic 3 va a ritmo spedito per quasi tutto il tempo, con qualche ingenuità nei dialoghi e nella scrittura che favorisce il pubblico dei più piccoli, ma ragazzi e adulti sono catturati dalla regia iperdinamica di Jeff Fowler.
Jim Carrey ancora una volta ci regala la sua incredibile comicità fisica e sopra le righe che non finisce mai di stupire.
MUFASA - IL RE LEONE
Diretto da Barry Jenkins e scritto da Jeff Nathanson
Mufasa – Il Re Leone è un prequel in tecnica CGI fotorealistica (animazione con immagini generate al computer ma con effetto che simula la realtà; per intenderci, anche se non c'e nessuna ripresa effettuata con animali in carne e ossa, sullo schermo sembra di vedere degli animali veri e non degli animali disegnati) de Il Re Leone, remake shot-for-shot datato 2019. Punto di partenza di entrambi i film è stato Il Re Leone, il capolavoro d’animazione Disney del 1994.
La partitura musicale del film è di prim'ordine e le canzoni del film sono state scritte da Lin-Manuel Miranda. Le voci originali sono altrettanto notevoli: Aaron Pierre interpreta Mufasa e accanto a lui troviamo, fra gli altri, Seth Rogen e Beyoncé. Anche fra i doppiatori italiani, oltre a Luca Marinelli (Mufasa), ci sono nomi di spicco, come gli attori Stefano Fresi e Edoardo Leo e i cantanti Elisa, Elodie e Marco Mengoni.
Se Il Re Leone del 2019 aveva colpito il pubblico per l'incredibile livello raggiunto dalla CGI fotorealistica, in Mufasa – Il Re Leone si aggiunge la storia inedita, che va a completare il racconto generazionale su cui si basava il primo film Disney, ovvero la storia di Simba, dei suoi antenati e del cerchio della vita che include tutti gli esseri viventi della savana.
Il film inizia con Simba e Nala che, dovendosi assentare per un importante avvenimento, hanno la necessità di affidare la loro figlia Kiara a Timon e Pumba, due babysitter improvvisati ma divertenti che promettono alla piccola di raccontarle una storia. I due, come narratori, non si rivelano molto efficaci… Arriva per fortuna Rafiki a narrare le temerarie gesta del nonno Mufasa, trasformandolo da leone emarginato in sovrano della rupe.
Dalle parole di Rafiki veniamo a sapere che, a causa di un'inondazione, un Mufasa ancora cucciolo è stato separato da suoi genitori e trascinato dall'acqua in un territorio lontano, gestito da un branco di leoni. A salvarlo dalle acque sarà Taka, figlio del re di quel luogo, un leoncino suo coetaneo che si batterà in favore del nuovo arrivato, per far sì che non venga eliminato dagli altri membri del branco. Dopo l'insistenza di Taka e di sua madre, lo straniero non potrà far parte effettiva del gruppo ma gli sarà comunque concesso di restare. Inizierà così per Mufasa una nuova vita accanto a Taka che lui considererà suo fratello. Ma da un territorio adiacente e inospitale un altro branco di leoni minaccerà la sua nuova casa…
Mufasa - Il Re Leone parte dal racconto generazionale e tratta alcune tematiche fondamentali come il dolore di chi cerca la sicurezza di una famiglia, di chi viene guardato con diffidenza e timore solo perché originario di terre lontane. Il viaggio di Mufasa è un viaggio di salvezza e ci ricorda l'importanza di una stabilità affettiva prima che materiale, di una ricchezza che arriva soltanto conoscendo gli altri e riconoscendo i loro pregi e capacità. Il nuovo film della Disney ci parla con messaggi semplici ed è fruibile da grandi e piccoli.
Il personaggio di Taka è centrale nella narrazione: attraverso di lui viene mostrato come il contesto in cui cresciamo può formare il nostro essere adulti. Ciò che ci viene insegnato da piccoli rimane dentro di noi e contribuisce a creare la nostra personalità, ma soprattutto può determinare il nostro agire anche dopo molti anni. Fondamentali sono quindi quelle decisioni dettate dalla coscienza che, alla fine, possono fare la differenza.
Mufasa - Il Re Leone è un lungometraggio dinamico, dove le scene più riuscite sono quelle in cui viene simulata la steadycam che segue da vicino i personaggi mostrandoci il loro punto di vista e le loro espressioni durante la corsa e i combattimenti. La regia di Jenkins appare quindi molto più vicina all'impostazione live action che a quella dell'animazione (in cui il film rientra a pieno titolo), conferendo freschezza e novità alla pellicola. Timon e Pumba, con i loro dialoghi straordinari, si riconfermano l'anima comica e spensierata del film.
Chi ha visto il Re Leone del 1994 è portato a pensare che Mufasa sia un re perché suo padre era un re e suo nonno era un re e che Scar sia cattivo perché è nato cattivo. Ma è davvero così? Il prequel ci racconta che Mufasa perde la sua famiglia ed è adottato da quella di Taka. Il padre di Taka è cattivo e gli fa fare cose negative. Mufasa è ignorato dal padre adottivo. E' la madre di Taka a occuparsi della sua educazione. Lei lo spinge a essere in sintonia con i propri sentimenti e con la terra in cui vive, gli dà sempre dei messaggi positivi. Così, i due leoni, cresciuti da genitori differenti, iniziano a condurre vite del tutto diverse e a diventare adulti in modo diverso... E se le cose fossero state al contrario? Cosa sarebbe successo? Mufasa sarebbe comunque diventato re?
Spoiler… Taka e Scar sono lo stesso leone!
OCEANIA 2
Diretto da David G. Derrick Jr. e Jason Hand
Il nuovo capitolo delle avventure di Vaiana prende l'avvio quando la protagonista riceve un richiamo dai suoi antenati, un appello inaspettato che la porterà insieme ai suoi amici a intraprendere un nuovo viaggio verso i mari lontani dell'Oceania.
Oceania 2 riporta sullo schermo quanto già visto nel 2016, sia a livello di contesto narrativo che di doppiaggio. Nella versione originale, la voce di Vaiana è sempre quella di Auliʻi Cravalho e Maui è di nuovo interpretato da Dwayne Johnson. Nella versione nostrana, c'è qualche qualche aggiunta di rilievo, ad esempio, Giorgia che dà voce al nuovo personaggio di Matangi ed è anche protagonista vocale di una delle nuove canzoni del film.

Ora Vaiana ora è una donna, non più una ragazzina, e deve trovare la sua identità, scegliere chi vuole essere. Può provare a fare quell'ulteriore passo verso il mondo o accontentarsi di quello che lei e il suo popolo sono già.
In questo secondo film, accanto agli amici storici di Vaiana, ci sono alcuni nuovi personaggi. Anche la nave con cui Vaiana intraprende il nuovo viaggio è più grande, adatta a portare a termine una missione pericolosa: trovare altri popoli per consentire agli abitanti della sua isola l'interscambio culturale e la crescita. In definitiva, in Oceania 2 si parla di espandere i propri confini, ampliare gli orizzonti.
A livello tecnico, il nuovo film fa un salto di qualità, ad esempio, nella ricchezza di dettagli dei fondali e nella realizzazione dell'acqua.
I personaggi di Oceania 2 si sviluppano secondo un percorso di crescita logico e coerente: la via per un terzo film sembra già tracciata.
Curiosi di sapere che cosa si intende per cinema d’animazione?
Il cinema d'animazione viene realizzato non attraverso la riproduzione fotografica della realtà, ma producendo una nuova realtà inventata che si ottiene dalla scomposizione e dalla ricomposizione del movimento dei soggetti che ne fanno parte. In pratica, anziché riprendere il movimento reale di un soggetto reale, si crea il movimento immaginato di un soggetto immaginario, disegnando quel soggetto più e più volte con un particolare diverso ogni volta e fotografando con la telecamera o con la cinepresa in sequenza tutti i disegni che lo rappresentano, uno dopo l’altro. I quadri ottenuti, una volta proiettati sullo schermo produrranno un disegno animato (o, impropriamente, un cartone animato). Includendo nei diversi disegni un’ambientazione ed eventuali altri soggetti allo scopo di creare una storia dotata di senso, si arriva alla produzione di un film animato.
Esistono anche altre forme di animazione. Possiamo ad esempio scegliere un pupazzo, o un oggetto di qualsiasi natura, e farlo muovere come ci piace. Ogni più piccolo movimento sarà ripreso in successione temporale. In questo caso avremo un'opera tridimensionale. Negli ultimi anni la cosiddetta tecnica dello stop-motion, con le sue varie applicazioni, che prevede di spostare gli oggetti e fotografarli a ogni cambio di posizione ha trovato una discreta applicazione nell'animazione, soprattutto nei cortometraggi e nei film d'autore. La proiezione in sequenza delle immagini dà l’illusione di movimento.
C'è poi il caso del film d'animazione realizzato senza cinepresa, disegnando ogni singolo fotogramma in successione, in modo da ottenere il movimento, non nella ripresa, ma nella fase di proiezione del film sullo schermo.
A queste modalità, si aggiunge e sempre più si sovrappone il cinema digitale e computerizzato, che si basa sostanzialmente sul medesimo principio del cinema d'animazione tradizionale, cioè della ripresa (o della realizzazione) fotogramma per fotogramma, ma i vari passaggi vengono effettuati grazie all’utilizzo degli strumenti digitali e del computer. La realtà virtuale che viene così ottenuta e poi mostrata sullo schermo a volte è davvero molto simile a quella vera e le possibilità di azione, enormemente maggiori rispetto al passato, sono in continua crescita.
Anche l'intelligenza artificiale è già approdata sui set cinematografici e sono iniziati i primi esperimenti di generazione di video e cortometraggi realizzati attraverso sofware di machine learning. Su questa tecnologia, che potrebbe rivoluzionare in toto il settore, si sono subito scatenate le polemiche degli operatori. La partita è aperta: il futuro dell'AI nel cinema si giocherà nel prossimo decennio.