Per questi ultimi giorni di vacanza prima di ritornare a scuola e ai nostri impegni quotidiani, abbiamo preparato una lista dei film di animazione per bambini e ragazzi da vedere al cinema insieme a tutta la famiglia.
Scegli il film che più ti piace e scopri il cinema di Milano o della provincia di Milano dove vederlo, i giorni e gli orari disponibili.
Ernest e Celestine: l’avventura delle 7 note
Un film di Jean-Christophe Roger e Julien Chheng. Con le voci di Alba Rohrwacher e Claudio Bisio.
Dopo un lungo letargo, l'orso Ernest si risveglia più affamato che mai. La topina Célestine invita l'amico a riprendere a suonare il violino per strada per racimolare dei soldi e comprare da mangiare, ma inavvertitamente rompe lo strumento. Il solo modo per ripararlo è recarsi nella terra natia di Ernest, la Charabie, dove ancora vive il liutaio che l'ha fabbricato. Ernest e Célestine arrivano così in Charabie, dove però scoprono che una legge proibisce la musica e qualsiasi forma di svago.
A far rispettare le regole ci pensa soprattutto il rigidissimo giudice, papà dello stesso Ernest, il quale cerca in tutti i modi di portare il figlio della sua parte. Ma chi è, invece, il misterioso eroe mascherato che sfida l'editto e spinge la popolazione a liberarsi dal giogo del potere?
Tornano le avventure della coppia più dolce dell'animazione francese, nata dalla fantasia di Gabrielle Vincent e portata al cinema già dieci anni fa. In questo nuovo film la musica è colore, vita, movimento, e la sua negazione porta a una società ottusa, inerme. Tra montagne, funivie, paesi arroccati (elementi che avvicinano il mondo della Vincent a quello del grande Miyazaki) emerge il grigiore scioccante di una città senza musica, rigidamente controllata da un potere dittatoriale. Il ritorno alle radici di Ernest e l'irruzione a Charabie della straniera Celestine diventano eventi rivoluzionari, rotture che ribadiscono l'importanza dei diritti degli individui, siano essi persone o animali: la libertà d'espressione, la libertà creativa, il diritto alla felicità e al piacere.
L’ispettore 8 zampe e il mistero dei misteri
Un film di Julio Soto Gurpide.
L'ispettore Ottozampe è un simpatico e goffo ragnetto che risolve molti casi, ma combina sempre guai! Dopo essere stato espulso dalla Polizia per aver distrutto un edificio, l'ispettore Ottozampe decide di prendersi una lunga e meritata vacanza e si imbarca su un aereo di lusso diretto a San Francisco. Il suo viaggio, però, è disturbato dalla scomparsa inaspettata di un ospite, il ricco medico Bugsy, in luna di miele con la moglie e vedova nera Arabella, che ha già seppellito altri 12 mariti.
Ce la farà l'ispettore Ottozampe a risolvere questo intricatissimo mistero? Lo accompagnano in questa incredibile avventura il suo assistente Janey e una gang di bizzarri aiutanti.
I personaggi del film sono tutti insetti, che corrono di qui e di là combinando guai a catena. L’ispettore Ottozampe è un detective impavido ma molto goffo, un tipo alla Clouseau, che per risolvere i casi ruba gli indizi a chiunque gli stia vicino, fingendo di averli raccolti lui, e teme (non a torto) di essere più fortunato che capace. Una vicenda avventurosa adatta soprattutto agli under 10.
Yakari: un viaggio spettacolare
Un film di Toby Genkel e Xavier Giacometti.
Il piccolo Sioux Yakari, mentre la sua tribù si appresta a migrare, si mette sulle tracce del cavallo mustang Piccolo Fulmine che nessuno è mai riuscito a cavalcare, insieme al suo amico cane Orecchio Piegato. Mentre il viaggio procede, Yakari riceve dal suo totem Aquila Reale una splendida piuma e il potere di parlare con gli animali. Saprà farne buon uso.
Un film di animazione dedicato ai più piccoli. Tutto qui si rivolge al pubblico dei bambini senza però mai tralasciare, come nelle migliori fiabe, una trasmissione di informazioni e di valori. A rendere il contesto ancor più interessante e apprezzabile contribuiscono i disegni e i colori che sono frutto di un attento studio della psicologia infantile e non lasciano mai spazio, neppure nei necessari momenti di tensione, ad atmosfere inutilmente cupe.
Il Gatto con gli Stivali 2: l’ultimo desiderio
Un film di Joel Crawford e Januel Mercado. Con la voce di Antonio Banderas e Salma Hayek. Distribuzione Universal Pictures.
Il Gatto con gli Stivali ha appena scoperto di aver esaurito otto delle sue nove vite e ha incontrato un Lupo Cattivo che gli ricorda come, a questo giro, anche lui dovrà morire. Dunque, Gatto va alla caccia di una stella caduta nella Foresta Oscura che possa esaudire il suo più grande desiderio: ripristinare le numerose vite perdute.
Ma non è il solo ad avere una grande aspirazione esistenziale, ci sono anche Kitty Zampe di Velluto, Riccioli d'Oro e i tre Orsi e Jack Horner. In una gara di velocità per assicurarsi la Stella dei Desideri tutti i personaggi dovranno rivalutare le loro priorità.
Un decennio dopo il primo spin-off su uno dei personaggi più divertenti di Shrek (nonché uno dei personaggi più noti delle favole popolari), questo nuovo film fa ridere di gusto, anche grazie a insolite scelte di doppiaggio come l'incongruente ma spassosa inflessione dialettale di Riccioli d'Oro e dei tre Orsi. Il film è un sequel coraggioso e creativo che aggiunge al suo predecessore cura formale e scelte interpretative inaspettate.
Lo Schiaccianoci e il Flauto magico
Un film di Georgi Gitis e Viktor Glukhushin.
La notte della Vigilia di Natale, la giovane Marie, ancora col tutù indosso, dopo aver ballato sulle note di Cajkovskij per un piccolo pubblico, si ritira nella sua camera da letto e desidera di poter tornare indietro nel tempo, a quando il padre era ancora vivo e tutto era più semplice. Un bagliore nel cielo ed eccola trasformata in una versione in miniatura di sé stessa, mentre i suoi giocattoli prendono vita e il burattino Schiaccianoci si rivela un biondo principe, subito in fuga.
Peccato che, perché le cose tornino alla normalità, c'è bisogno che il fuggitivo venga riportato sul luogo del misfatto. Marie dunque lo insegue, e così fanno l'ariete Ricciolo e lo struzzo Becco Rosso, fino al suo castello, dove adesso regna l'usurpatrice Rodenthia, regina dei topi.
La qualità di questo film non sta nell’effetto sorpresa, ma nel modo in cui l'ovvio viene drammatizzato, con buon un senso del ritmo e della gag. La sequenza dell'incontro dei nostri eroi con i fantasmi nella cripta, la lotta dello struzzo con il cuoco e il suo coltello per non finire nel pentolone, e ancora, la canzone dello struzzo e dell'ariete sulla zattera che li porta al castello sono fra i momenti più bei del film.
Strange World: un mondo misterioso
Un film di Don Hall e Qui Nguyen. Con la voce di Marco Bocci e Francesco Pannofino. Distribuzione Walt Disney.
C'è una terra lontana, di nome Avalonia, circondata da una formidabile catena di montagne che nessuno è mai riuscito ad attraversare. Avalonia sta morendo, ridotta com'è alla stagnazione e all'impossibilità di crescere, e molti ripongono l'ultima speranza di salvezza oltre quelle montagne.
Lo fanno anche i Clade, Jaeger e Searcher, padre e figlio, un duo di esploratori che da anni tenta disperatamente di trovare un passaggio per andare dall'altra parte. Durante una spedizione, Searcher scopre una misteriosa pianta capace di generare energia elettrica, e mentre Jaeger decide di proseguire da solo alla ricerca di una via d'accesso, il figlio torna in città riportando la pianta che sarà il motore di rinascita dell'intera Avalonia. Dopo venticinque anni, quell'energia sembra stia per esaurirsi, e allora tocca imbarcarsi in una nuova avventura...
Una vicenda familiare, con la sete di avventura di Jaeger così divampante da diventare schiacciante solitudine, e la voglia di emancipazione di Searcher che lo porta a voltare le spalle a tutto e a tutti; una saga generazionale, con l'entrata in scena di Ethan, figlio di Searcher e nipote di Jaeger, che si sta affacciando alla vita adulta ma ancora così fragile e risoluto allo stesso tempo.
Un film che è anche una parabola sociale, con il destino di Avalonia in bilico tra l'isolamento assoluto e la necessità di apertura verso il mondo esterno; ma, soprattutto, una grande narrazione che restituisce un affresco complesso, dove la risoluzione del conflitto privato si gioca sullo stesso campo di quello pubblico e il futuro della famiglia Clade, la loro eredità e il loro retaggio è quello di Avalonia tutta.
Curiosi di sapere che cosa si intende per cinema d’animazione?
Il cinema d'animazione viene realizzato non attraverso la riproduzione fotografica della realtà, ma producendo una nuova realtà inventata che si ottiene dalla scomposizione e dalla ricomposizione del movimento dei soggetti che ne fanno parte. In pratica, anziché riprendere il movimento reale di un soggetto reale, si crea il movimento immaginato di un soggetto immaginario, disegnando quel soggetto più e più volte con un particolare diverso ogni volta e fotografando con la telecamera o con la cinepresa in sequenza tutti i disegni che lo rappresentano, uno dopo l’altro. I quadri ottenuti, una volta proiettati sullo schermo produrranno un disegno animato (o, impropriamente, un cartone animato). Includendo nei diversi disegni un’ambientazione ed eventuali altri soggetti allo scopo di creare una storia dotata di senso, si arriva alla produzione di un film animato.
Esistono anche altre forme di animazione. Possiamo ad esempio scegliere un pupazzo, o un oggetto di qualsiasi natura, e farlo muovere come ci piace. Ogni più piccolo movimento sarà ripreso in successione temporale. In questo caso avremo un'opera tridimensionale. Negli ultimi anni la cosiddetta tecnica dello stop-motion, con le sue varie applicazioni, che prevede di spostare gli oggetti e fotografarli a ogni cambio di posizione ha trovato una discreta applicazione nell'animazione, soprattutto nei cortometraggi e nei film d'autore. La proiezione in sequenza delle immagini dà l’illusione di movimento.
C'è poi il caso del film d'animazione realizzato senza cinepresa, disegnando ogni singolo fotogramma in successione, in modo da ottenere il movimento, non nella ripresa, ma nella fase di proiezione del film sullo schermo.
A queste modalità, si aggiunge e sempre più si sovrappone il cinema digitale e computerizzato, che si basa sostanzialmente sul medesimo principio del cinema d'animazione tradizionale, cioè della ripresa (o della realizzazione) fotogramma per fotogramma, ma i vari passaggi vengono effettuati grazie all’utilizzo degli strumenti digitali e del computer. La realtà virtuale che viene così ottenuta e poi mostrata sullo schermo a volte è davvero molto simile a quella vera e le possibilità di azione, enormemente maggiori rispetto al passato, sono in continua crescita.