Le parole “famiglia” e “casa” sono spesso intese a livello emozionale come sinonimi, anche se non sempre ne siamo consapevoli. E mai come nell’ultimo anno e mezzo questa associazione ha avuto un significato così stretto e complesso allo stesso tempo. Di fronte a certe limitazioni, è stato inevitabile per molte persone iniziare a interrogarsi sui concetti di vicinanza, di distanziamento, sulle modalità di vivere la propria casa, il lavoro, le relazioni con gli amici e parenti e sul significato che assumono a livello individuale e collettivo.
Flessibilità, trasformazione, nuovi spazi abitativi e nuovi luoghi urbani, interno ed esterno a confronto e in relazione fra di loro, mobilità e nuove connessioni: queste le principali tendenze che emergono dal Fuorisalone 2021, dal 4 al 10 settembre a Milano. Il tema del Fuorisalone di quest’anno sono proprio le Forme dell’Abitare.
La pandemia ha indubbiamente accelerato dei processi già in atto, mutando alcune delle nostre abitudini di “consumo” degli ambienti domestici – si pensi, ad esempio, all’utilizzo in contemporanea dei medesimi spazi della casa da parte di più membri della stessa famiglia per attività diverse, dallo svago alla didattica a distanza al lavoro agile, dovuto alle lunghe permanenze nelle abitazioni imposte dal lockdown.
L’introduzione di nuove modalità di organizzazione del lavoro, il cosiddetto smart-working, ha reso necessaria una predisposizione alternativa dello spazio e del tempo all’interno dei contesti familiari e aziendali capace di incidere in profondità anche sul tessuto connettivo e urbano che collega le case ai luoghi di lavoro: le connessioni fra i luoghi e le persone sono aumentate, ma la mobilità è diminuita (è sempre più digitale) e le distanze fisiche tendono ad annullarsi, il luogo di lavoro sempre più spesso coincide con la casa.
In questo scenario in continua evoluzione, il Fuorisalone ci restituisce una fotografia in equilibrio tra design, arte, architettura e antropologia che offre una particolare attenzione ai temi del design circolare, del benessere e della sostenibilità: ambientale, economica e sociale.
Nel nostro tour esplorativo del Fuorisalone dedicato a famiglie, bambini e ragazzi, vogliamo partire proprio dalla Casa Fluida di Elle Decor, firmata da Elisa Ossino Studio, con il landscape design di Marco Bay, visitabile dal 4 al 12 settembre, a Palazzo Bovara, in Corso Venezia 51: undici ambienti, outdoor incluso, per un’esperienza immersiva in una casa del futuro che è una totale ibridazione di funzioni e percezioni. Flessibilità di spazi, approccio naturale alle interfacce tecnologiche, sostenibilità. Un elemento “fluido” che accoglie in maniera inedita le molteplici modalità di vivere la casa all'insegna di una nuova domesticità. Casa come stile di vita: non solo spazio privato ma luogo dedicato al lavoro, al living, allo shopping, al benessere, alla ristorazione, alla scuola. Durante la visita, esperienze multimediali favoriscono l’interattività e animano gli ambienti creando una forte sinergia fra reale e virtuale: la casa fluida diventa luogo d'incontro, approfondimento e intrattenimento dove poter rivivere, in sicurezza e nel rispetto delle regole, abitudini passate e ormai “perse” a causa della pandemia.
The Playful Home: la casa del PresenteFuturo, in Via Savona 33, visitabile dal 4 al 10 settembre, è il progetto ideato dal team multidisciplinare di The Playful Living e realizzato in collaborazione con il laboratorio di ricerca CILAB del Politecnico di Milano e il Master Internazionale Kids & Toys di Poli.Design che permette di entrare in una vera e propria casa da vivere e scoprire, dedicata a una coppia con figli di 1, 6 e 12 anni. L’abitazione, ricreata in un loft di 220 metri quadri, porta alla luce, tra spazi indoor e outdoor, i rapporti virtuosi che aiutano e favoriscono il corretto sviluppo di chi la abita, offrendo ai visitatori l’occasione di comprendere come l’ambiente fisico domestico e relazionale agisca sulla crescita dei più piccoli (e non solo). La creatività, il gioco, l’interazione tra i componenti di una famiglia possono essere stimolati da una pluralità di occasioni, oggetti, superfici, materiali o dalla composizione stessa dello spazio in cui ci si trova a vivere.
In un momento storico in cui tutto è cambiato e la nostra vita ha preso forme e tempi diversi, il progetto In - Out, Perception of Sustainability sviluppato per la Tortona Design Week 2021 si propone, appunto, di conciliare la percezione del mondo interiore con quello esterno, con un focus costante sulla sostenibilità degli elementi, dei concetti e del vivere quotidiano.
La casa, innanzitutto, ma anche la città, diventa esperienza, tutto diventa relazione, con tecnologie sempre più mirate e sostenibili, dove ci sente perfettamente a proprio agio, da soli o insieme agli altri.
In questa visione, il design viene celebrato come promotore di innovazione, frutto della ricerca continua di un equilibrio sostenibile tra cose, persone e spazi (sia interni che esterni) che passa attraverso l’uso di materiali innovativi e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, il rispetto per l’ambiente, lo sviluppo e la ricerca di un sistema per un’economia sempre più circolare.
Così, in Via Tortona, anche Haier lancia la propria idea di Home of the Future visitabile dal 5 al 9 settembre, una simulazione di casa interamente interconnessa basata sull‘Intelligenza Artificiale, con un ecosistema completo di elettrodomestici e soluzioni connesse che consentono di far fronte a problematiche e situazioni tipiche della vita di tutti i giorni. La Smart Home di Haier è un’installazione esperienziale e immersiva che vede i visitatori suddivisi in piccoli gruppi alle prese con la necessità di preparare una cena per gli amici interamente “da remoto”, a causa di un imprevisto, avvalendosi dell’intelligenza artificiale e delle funzionalità esclusive degli elettrodomestici Haier.
Sempre nel cuore storico del Fuorisalone, Candy presenta Snap&Do - Connections make the difference, un’installazione pensata per mostrare la capacità degli elettrodomestici Candy di offrire una soluzione intelligente ed easy to use per lavare, cucinare, conservare, riconoscere i vini e asciugare, grazie all’image recognition. Bastano uno smartphone con la app hOn installata e un elettrodomestico connesso di Candy per avere a disposizione un vero e proprio assistente.
Segnaliamo nella stessa area anche Nitto, azienda giapponese produttrice di materiali ad alte prestazioni, che con Search for Light offre uno sguardo sul futuro dell'illuminazione. L’installazione, progettata da Kaoru Mende, architectural lighting designer di fama internazionale, è un labirinto magico che presenta Raycrea, un'innovativa tecnologia di controllo della luce. Quando la luce colpisce il vetro o l’acrilico ricoperto di pellicola Raycrea, i pannelli trasparenti assumono colore e luce, un processo che Mende ha descritto come magico, che consente nuove forme di espressione. Una mostra, quella di Nitto, destinata ad ispirare sia l’immaginazione che la creatività e ad aprire nuove possibilità nell’ambito dell’illuminazione delle superfici.
All’interno del nuovo format espositivo R/evolution di Superstudio, in via Tortona 27, un paio di mostre visitabili dal 4 al 10 settembre si focalizzano su soluzioni innovative e nuove modalità dell’abitare: Outdoor Generation, un percorso nell’art-garden di Superstudio, con arredi da spiaggia e giochi all’aperto che invitano a ripensare soluzioni per vivere il più possibile open air, e Supercampus, una riflessione sui nuovi luoghi delle attività quotidiane, i nuovi tempi e i nuovi modi di studio, lavoro e svago che porta a ridisegnare gli spazi della nostra esistenza e forse la nostra stessa mentalità verso spazi sempre più flessibili, arredi dalla doppia vita, funzioni intercambiabili.
Base Milano, dal 5 al 12 settembre in via Bergognone 34, con l’iniziativa We Will Design coinvolge designer da tutto il mondo, aziende, università, brand emergenti e istituzioni per abbracciare il concetto di design antropologico, per sperimentare ed esplorare ambiti diversi immaginando nuove prospettive di co-abitazione e costruzione comune incentrate su principi di sostenibilità. Fra i progetti di We Will Design segnaliamo in particolare Temporary Home realizzato da Base in collaborazione di IKEA Italia, una sperimentazione che parte dal micromondo di una stanza-atelier e si amplia alla dimensione collettiva del quartiere, fino allo sguardo sull’ecosistema Terra, attraverso il design. La guesthouse di Base, 5 stanze per aprire 5 scenari futuribili, si trasforma per tutta la settimana in una residenza sui generis in cui le stanze-atelier diventano insieme casa, luogo di sperimentazione e lavoro e spazio espositivo aperto al pubblico per 5 designer italiane e internazionali, spazio di riflessione su temi cruciali come il distanziamento, il riciclo delle risorse e dei materiali, le nuove modalità abitative.
Da vedere in Base Milano anche GAIA, l’installazione dedicata al pianeta Terra dell’artista Luke Jerram, una riproduzione fedele del nostro pianeta visto dalla Luna: misura sette metri di diametro e la sua superficie è stata creata attraverso la combinazione di immagini ad alta definizione fornite dalla NASA. L’opera ispira una profonda consapevolezza dell’interconnessione della vita sulla Terra ma anche la percezione della sua fragilità e un rinnovato senso di responsabilità. Soltanto nel 1968, grazie alla foto Earthrise (L'alba della Terra) della NASA, l'umanità fu in grado di osservare per la prima volta il Pianeta Azzurro che fluttuava nell'oscurità dello spazio. Leggi di più
Alcune chicche del Fuorisalone 2021:
- Survival, la grande zattera stile arca di Noè dove mettere in salvo giraffe, conigli, scimpanzé, cervi e tartarughe, immaginata da Stefano Giovannoni in risposta a un periodo in cui il surriscaldamento globale e la pandemia mettono in discussione la sopravvivenza stessa del pianeta e del genere umano ed evocano eventi biblici e apocalittici. Come dopo il diluvio universale, anche oggi si auspica una vera e propria rinascita dell'uomo e del suo rapporto con la natura. L'istallazione, posizionata nel Cortile d'Onore dell'Università Statale, fa parte di Interni Creative Connections, il grande evento di apertura del Fuorisalone visibile dal 4 al 19 settembre che ne celebra quest'anno il trentesimo anniversario (il Fuorisalone naque nel 1990 proprio su iniziativa di Interni) e comprende una serie di installazioni, mostre tematiche e micro architetture distribuite fra l'Università, l'Orto Botanico di Brera e gli spazi di “AudiCity Lab”.
- Natural Capital per ENI, installazione realizzata da CRA - Carlo Ratti Associati e visitabile all’interno dell’Orto Botanico di Brera dal 4 al 12 settembre che rappresenta il rapporto fra l’anidride carbonica assorbita e l’ossigeno rilasciato dalla natura. A numerose specie di alberi presenti nell'Orto si abbina una bolla fluttuante incastonata tra la vegetazione. Ciascuna di esse ha un diametro diverso – da pochi centimetri a qualche metro – in proporzione alla quantità di CO2 che gli alberi corrispondenti catturano annualmente e immagazzinano durante il loro ciclo di vita. Anche questa installazione fa parte di Interni Creative Connections.
- Sono tazza di te! mostra visitabile dal 5 al 10 settembre alla casa Museo Boschi di Stefano, con 80 tazze di design, pezzi unici che dopo l’esposizione verranno battuti all’asta da Jean Blanchaert, a favore della Fondazione Archè, per realizzare un laboratorio sociale di ceramica.
- Le icone di Milano, una scenografia di Progettomenodue visitabile al Giardino delle Culture dal 4 al 10 settembre in Via Morosini 8, ispirata al classico gioco da tavolo del Monopoli, rivisitato per l’occasione in formato gigante e interamente calpestabile, dove ogni casella corrisponde alle tante donne, milanesi di nascita o adozione, tenaci e ispirazionali, che rendono speciale e unica la nostra città.
- Infine, lo storico Pratone® Gufram: nel 2021 si festeggiano i 50 anni di questa scultura, progettata nel 1971 dai designer Giorgio Ceretti, Pietro Derossi e Riccardo Rosso e diventata punto di riferimento nella storia del design Made in Italy. Con i suoi lunghi steli verdi, questa seduta ha rappresentato un prato artificiale su cui ci si può comodamente sdraiare, affermandosi come un’originale alternativa al classico divano o alla solita poltrona relax. Per il cinquantenario del celebre pezzo cult, Gufram ha pensato di installare a Piazza San Fedele un enorme Pratone® gonfiabile di un verde intenso, dando la possibilità ai visitatori di perdersi al suo interno tra steli giganti. Super Pratone è una visionaria gigantografia del classico Pratone® perché ne mantiene il colore, le proporzioni e la tradizionale “morbidezza”: la base quadrata con lati di 8 metri sostiene 34 steli alti 5,30 metri che formano un “labirinto” percorribile da tutti i visitatori. Dal 5 al 10 settembre.